La scala gerarchica della Pubblica Amministrazione in Italia fino agli anni ’50

La scala gerarchica dei ministeriali era articolata in articolata in 13 gradi a loro volta suddivisi in tre gruppi:

  • il gruppo A, in cui erano inquadrati i laureati nei gradi dal IV all’XI denominati direttore generale, ispettore generale, direttore capo di divisione, capo sezione, consigliere, primo segretario, segretario, vicesegretario;
  • il gruppo B, in cui erano inquadrati i diplomati in una carriera speciale con 8 gradi ed
  • il gruppo C, in cui erano inquadrati coloro che erano dotati del titolo di studio della scuola media inferiore, con 5 gradi dal XIII al IX (alunno d’ordine, applicato, archivista, primo archivista, archivista capo.

I gradi più elevati, nell’ambito del gruppo A, erano riservati all’alta dirigenza:

  • grado I: Primo Presidente della Corte di Cassazione
  • grado II: Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Presidente del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, Avvocato Generale dello Stato, Ambasciatore, Governatore di Colonia, Generale d’Armata
  • grado III: Prefetto di prima classe (i prefetti di seconda classe erano inquadrati nel grado IV)

I gradi dei ministeriali avevano una definita equiparazione con un grado militare; allorché, negli anni ’30, i ministeriali furono dotai di un’uniforme, gli attributi distintivi di grado avevano una struttura simile a quelli militari

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