Un altro racconto breve, forse un po’ angosciante. La migliore recensione che ho avuto è questa:
“L’aspetto che più colpisce nel racconto è il ritmo narrativo genera una tensione ossessiva crescente che non concede tregua e non consente di interromperne la lettura prima della fine.
L’ultima parte della vita del protagonista si dipana in un buio agghiacciante e questo lo porta a cercare valori trascendenti.
Il finale è imprevedibile e sull’onda del paradosso. La consapevolezza di essere al capolinea della vita porta il protagonista ad apprezzarla. Questo mi ha colpito più che la sua conversione.
Lo stile è professionale e ineccepibile. “