Da alcuni è stato detto, e talora auspicato, che in Europa sia in corso un processo di sostituzione di popolazione e, se si guarda con attenzione ai dati demografici, ci si può rendere facilmente conto che ciò è vero, almeno in parte e probabilmente con tempi più lunghi di quanto i soliti “profeti di sventura” amino sostenere.
Dobbiamo pertanto chiederci cosa possa restare in vita della civiltà occidentale se tale processo dovesse giungere a compimento, e con tristezza dobbiamo dire che la risposta è: ben poco. Le nuove popolazione potranno forse assorbirne parte, ma fondamentalmente conserveranno la loro cultura, pur mitigata dagli influssi della scomparsa civiltà occidentale. La storia non ci fornisce alcun esempio di civiltà sopravvissuta ad una sostituzione di una parte considerevole della popolazione, neanche l’Impero Romano, infatti io non sto scrivendo in latino, mentre ci fornisce molti esempi di civiltà sopravvissute per secoli ed anche millenni a sostituzioni anche traumatiche della classe dirigente: bastino in questa sede gli esempi della Cina ed, in minor misura, della Persia.
Un’altra categoria di profeti vede in tutto ciò un oscuro disegno non ben definito. Anche ciò può avere una parte di verità, tuttavia è bene che coloro che eventualmente coltivassero simili progetti studino un po’ di storia, in tal modo potranno rendersi conto che non esiste alcun esempio di classe dirigente sopravvissuta al crollo della propria civiltà.