La rete non è né un bene né un male, è uno strumento neutro che noi dobbiamo imparare ad usare. “Sapere” non vuol dire avere tutte le informazioni nella propria testa ma essere in possesso di schemi concettuali ed essere in grado di ricercare caso per caso le informazioni che ci servono, verificarne l’affidabilità, analizzare con giudizio critico eventuali informazioni contrastanti e programmare, se del caso, l’uso che si vuol fare delle informazioni stesse. La grande massa di informazioni, a diversi livelli di affidabilità, disponibili in rete rende in realtà qualsiasi ricerca più produttiva ma anche più complessa, forse sarebbe il caso che le famiglie e le scuole facessero qualcosa per dare sai ragazzi gli strumenti concettuali necessari. Il ragazzo che dice «A che serve sapere? Cerco su Google. C’è lui a sapere per me». mostra solo un grande vuoto di conoscenza e forse anche di affetti e, prima o poi, sarà egli stesso a pagarne il prezzo in un modo o in un altro.
Riferimento (2) Enrico Flacowski | LinkedIn