I grandi parchi fotovoltaici oggi permettono di mantenere, in buona parte, la vocazione agricola delle aree.
Vero che, in mancanza di un sistema di accumulo che oggi non è ancora economicamente competitivo, essi possono creare instabilità in rete: d’altra parte l’energia che proviene dal sole e dal vento non è mai programmabile, in particolar modo la seconda.
Personalmente credo in un futuro in cui la produzione di enegia sia un misto di rinnovabili e nucleare di 3.a o 4.a generazione, in attesa della fusione per la seconda metà del secolo; contrariamente all’opinione diffusa, credo anche che si dovrebbe investire nella ricerca sulla geotermia che potrebbe essere un’alternativa al nucleare..
Geotermia e ricerca sono le cose più sensate in attesa degli sviluppi sulla fusione.
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Purtroppo sulla geotermia sembra vi siano molte resistenze dovute alla necessità di eseguire perforazioni, so che sono in corso ricerche per un sistema di perforazione profonda ed energia diretta (laser o qualcosa di simile) ma penso che ci sia ancora molto da lavorare.
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