In Algeria, al primo turno delle elezioni politiche del 1991 (26 dicembre 1991), il Fronte Islamico di Salvezza (FIS) si aggiudicò il primo turno delle elezioni politiche con una larga maggioranza, per cui era reale la possibilità che al secondo turno il Fronte Islamico potesse assicurarsi una maggioranza dei due terzi che avrebbe permesso di modificare la costituzione. Tuttavia, nell’intervallo fra i due turni, un colpo di stato militare bloccò il processo ed affidò il potere ad un Supremo Comitato di cinque membri: ne seguì un periodi di violenze al limite della guerra civile che durò alcuni anni.
La cosa paradossale è che molti “democratici” occidentali plaudirono al colpo di stato che aveva evitato l’instaurazione di una “dittatura” del FIS.