In base agli accordi internazionali, l’Italia ha assunto dei precisi impegni per le scadenze del 2030 e del 2050. Ottima cosa, siamo tutti contenti: tuttavia, andiamo a vedere la cosa in dettaglio.
1 – per evitare le emissioni di anidride carbonica non si deve parlare di petrolio, carbone, etc.; resta solo una limitata disponibilità per il gas naturale, che comunque sarebbe opportuno lasciare sotto terra.
2 – non vogliamo l’energia nucleare perché c’è il rischio di incidenti, ed inoltre il popolo non la vuole ed ha votato per ben due volte, giustissimo (non fa nulla se la importiamo dall’estero).
3 – c’è il fotovoltaico, ma consuma suolo agricolo e molte Regioni si oppongono in tutti i modi, restano solo i piccoli impianti sui tetti
4 – le pale eoliche sono invise agli ambientalisti e sono da molti giudicate anti estetiche
Tuttavia su una cosa tutti sono d’accordo: è necessaria un’ampia disponibilità di energia, possibilmente a basso costo.
A questo punto qualcuno potrà fare osservare dottamente che esiste l’idrogeno. Giustissimo, come non averci pensato prima? Inoltre l’idrogeno è disponibile in grandi quantità nell’universo, si potrà andare a prenderlo! Giustissimo, peccato che tuttavia le tecnologie per poter fare ciò non siano disponibili e probabilmente non lo saranno per diversi secoli per cui, da qui al 2050, l’unica possibilità è produrlo qui, sulla Terra. Come? Le alternative sono:
- procedimenti chimici, che in genere sono inquinanti
- elettrolisi dell’acqua, per cui serve una grande quantità di energia elettrica, la quale può essere prodotta nei modi già visti sopra e già scartati (con l’uso di catalizzatori si potrà migliorare il rendimento ma non risolvere il problema)
- esiste un processo, per ora solo teorico, tramite raggi gamma (neanche a parlarne, visto che si producono per decadimento radioattivo o con processi simili)
La realtà è che, se si vogliono conseguire gli obiettivi del 2050 è necessario essere in grado di trovare delle soluzioni di compromesso: per avere la sufficiente quantità di energia a mantenere un tenore di vita comparabile con l’attuale si deve rinunciare all’energia a basso costo ed accettare di produrla in qualche modo, l’alternativa è una pesante riduzione del tenore di vita e probabilmente il razionamento dell’energia.
«Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!»
(Purgatorio, canto VI, vv. 76-78)
«….Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi…….»
(Inno di Mameli)
Cosicchè, oggi,…………….consumati dal ………rancore per il male ed i torti subìti siamo divenuti, senza reazione, senza neppure un sussulto di dignitoso orgoglio, “Spettatori della nostra stessa fine”?
estratto da https://roccomorelli.blogspot.com/2021/04/autoritario-misterioso-ed-imprevedibile.html
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Grazie per il suo commento e per il suo riferimento ad un mio precedente articolo
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