Un ricordo della prima metà degli anni ’60. all’epoca abitavo in Roma, ai Parioli, e frequentavo il Liceo Mameli (1962-65).
In zona c’era una piccola officina meccanica, il cui titolare un giorno si ammalò e fu ricoverato in ospedale ove, dopo gli accertamenti del caso, gli fu diagnosticato un tumore al pancreas e gli fu detto, chiaramente, che gli restavano poche settimane di vita.
Il pover’ uomo tornò a casa, non riaprì l’officina e si mise ad aspettare. Una settimana, due tre…..essendo ancora vivo decise di andare a vedere se in officina fosse tutto in ordine e poi, mentre aspettava, decise di ingannare il tempo facendo qualche lavoretto.
Un mese, due tre……un anno, due. Il meccanico aveva ripreso l’attività nella sua officina a tempo pieno, con una sola limitazione: rifiutava di intervenire su qualsiasi autovettura che recasse il bollo dell’Ordine dei Medici.