Agli inizi del 2018 sono state diffuse su Internet notizie di terapie anti-cancro o correttrici della cecità estremamente costose, sto parlando di centinaia di migliaia di euri. Non voglio affrontare il problema alla solita maniera, forse sono “bufale” e forse no, ed è anche inutile fare le solite filippiche contro le multinazionali, che lasciano esattamente il tempo che trovano.
D’altra parte, simili problemi si sono presentati molte volte in passato e continueranno a presentarsi. Nell’antica Roma, pochi potevano permettersi le cure di Galeno.
Pertanto, supponendo che le notizie siano fondate e che il prezzo sia equamente determinato, il problema etico nasce comunque dal fatto che si tratta di terapie che poche persone potrebbero permettersi. Le possibili soluzioni sono:
- Lasciare le cose così come sono, qualche ricco potrà curarsi e gli altri continueranno a morire o a diventare ciechi.
- Mettere il costo a carico della collettività, tenendo presente tuttavia che con la stessa somma si potrebbero salvare chissà quanti bambini che muoiono ogni giorno di dissenteria o morbillo.
- Ritirare il prodotto dal mercato: se non possono averlo tutti non è giusto che lo abbiano solo pochi.
Non mi vengono in mente altre possibilità. Lo propongo come argomento di riflessione e spero di avere qualche riscontro.