Per comparare la mortalità delle varie pandemie si deve tenere in considerazione la popolazione totale (fonte: Wikipedia – voce: popolazione mondiale)
- grande peste (1347-51); 50 milioni di morti da confrontare con la popolazione mondiale detraendo Americhe ed Oceania, Wikipedia ci fornisce 739 milioni per l’anno 1000 e 787 milioni per l’anno 1500, ma è logico pensare che la popolazione prima della grande peste potesse essere superiore, se assumiamo un valore di 800 milioni otteniamo un tasso di mortalità del 20%; molti storici ritengono tuttavia che il tasso di mortalità sia stato superiore al 30%
- influenza spagnola (1918-19): 50 milioni di morti da confrontare con una popolazione di circa 1,8 miliardi di persone, mortalità 2.8%; si deve notare, tuttavia, che il numero di morti è probabilmente sottostimato e potrebbe essere stato anche il doppio, nel qual caso si avrebbe una mortalità del 5.6%
- la mortalità causata dal COVID-19 dovrà essere rapportata ad una popolazione di circa 8 miliardi di persone.
Nota: la figura necessita di alcune precisazioni:
- non è del tutto corretto dire che la peste giustinianea (541-42) contribuì alla caduta dell’Impero Romano: la parte occidentale era già caduta nel 476 mentre la parte orientale sopravvisse fino al 1453 (a mio parere sarebbe più corretto dire fino al 1204). Vero però che la peste indebolì l’Impero Romano d’Oriente e fu una delle cause che fece fallire il sogno di Giustiniano di ripristino dell’integrità dell’Impero e persinodella conquista di parte dell’Impero da parte degli arabi nei secoli successivi
- manca qualsiasi riferimento alla peste di Atene (che comunque non era peste nel senso attuale della parola) ed al “sudor anglicus”, anche se non si trattò di vere e proprie pandemie