Il significato del termine “contro natura”

Ho letto alcuni commenti sul facciario (Facebook)  relativi alle affermazioni di un signore noto con il nome di Fedez, credo sia un cantante. Riporto qui sotto la trascrizione della frase oggetto della polemica, così come riportata dal sito del Giornale (http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/fedez-vs-i-cattolici-i-gay-sono-contro-natura-e-che-1674402.html).

A me sembra che il signor Fedez stia equivocando, suppongo per ignoranza e pertanto in buona fede, sul significato della parola “natura” per cui credo di poter fare alcune precisazioni.

“Ho visto un servizio sul congresso delle famiglie di Verona, dove le persone intervistate si esprimono sul tema omosessualità, asserendo tutte alla stessa maniera che l’omosessualità è sbagliata perché contro natura. Fanno l’equazione ‘sbagliato perché contro natura’. Io rimango sempre piacevolmente stupito nel vedere dei cattolici estremisti fare questo tipo di equazione. Perché non è forse contro natura vedere e credere in un uomo che cammina sull’acqua, che moltiplica il pane e i pesci, che risuscita la gente morta e poi resuscita pure lui stesso? Quindi mi chiedo, dai tempi dell’Opus Dei ad oggi, non riuscite a trovare delle argomentazioni più valide alle str… che dite?”

  1. Quando un cattolico sostiene che l’omosessualità sia contro natura usa il termine natura (etimologicamente participio futuro del verbo “nasco”, significa ciò che sta per nascere)  nel significato finalistico, introdotto da Aristotele e confermato dallo stoicismo e poi dalla filosofia scolastica, in particolare da San Tommaso d’Aquino;   concetto successivamente ripreso dalla filosofia idealista e da altri filosofi, non necessariamente cristiani. Per un cristiano, in particolare per un cattolico, la natura si identifica, in parole povere, con lo scopo per cui Dio ha creato un essere vivente o qualsiasi altra cosa o attività.
  2. Poiché in questo caso stiamo parlando evidentemente della natura umana, l’omosessualità, se praticata, è contro natura, in particolare contro la natura  dell’atto sessuale che è finalizzato alla procreazione e di cui il piacere ed altre qualità sono accidenti secondari, in termini moderni potremmo dire incentivi.
  3. Un ateo o comunque non credente evidentemente non può condividere questo concetto di natura, ma non è comunque corretto da parte sua rispondere ad un’affermazione di un cattolico senza comprenderne il senso. L’ateo ha di fronte a se due modi di controbattere l’affermazione di cui sopra:
    1. accettare, sia pur come semplice espediente dialettico, la definizione di natura data dal cattolico e dimostrare, in base alla scrittura ed alla tradizione cattolica, che l’omosessualità praticata non sia contro natura, cosa che obiettivamente mi sembra difficile da dimostrare ma che sarebbe comunque uno stimolante esercizio dialettico, oppure
    2. semplicemente dichiarare di non essere d’accordo sul fatto che l’omosessualità sia contro natura, per il semplice fatto che gli omosessuali esistono, ciò in base ad una definizione di natura come ” Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi (Enciclopedia Treccani – http://www.treccani.it/enciclopedia/natura/)”, che credo sia il concetto di natura che possa essere accettato da un ateo. Facendo ciò, in realtà, egli non risponde all’affermazione del cattolico, ma semplicemente parla d’altro (1).
  4. Tuttavia, anche in base alla definizione data sopra, un ateo non può coerentemente affermare che “sia contro natura credere in un uomo che cammina sull’acqua, &c.”, in definitiva credere in  Gesù Cristo  perché, indipendentemente dalle convinzioni personali o di massa, la religiosità è stata ed è tuttora presente in una larga parte degli esseri umani, e pertanto non può essere definita contro natura nel significato specificato al precedente punto (3.2). L’affermazione sarebbe pertanto intrinsecamente contraddittoria.
  5. Sul fatto poi che alcuni miracoli siano difficili da credere e da comprendere siamo tutti d’accordo. Per un credente, Dio avendo creato “tutte le cose visibili ed invisibili” può sospendere le leggi che le governano; personalmente ritengo che non vada mai contro le leggi di un sistema che lui stesso ha creato, ma semplicemente utilizzi leggi e fenomeni naturali che l’uomo non conosce e forse non conoscerà mai.

GdC – 13/04/19

(1) Su questa asserzione si potrebbe argomentare tirando in ballo criteri statistici ed approfondendo l’analisi del fenomeno dal punto di vista genetico, psicologico e sociologico, ma non è questo ciò che interessa in questa sede. L’affermazione che comunemente viene fatta per rispondere ai cattolici sostenendo che l’omosessualità non sia contro natura perché vi sono esempi nel regno animale è invece priva di senso, sia perché si tratta di esempi di scarso rilievo quantitativo sia perché parlando di omosessualità in questo caso si sta prendendo in considerazione la natura umana e non la natura in generale. Il fatto, ad esempio,  che la mantide religiosa decapiti il maschio dopo l’accoppiamento non mi sembra un buon motivo per fare lo stesso.

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