Oggi è molto di moda parlare di “populismo” in contrapposizione a “democrazia”. Sorgono spontanee alcune domande:
- il termine “democrazia” ha origine greca, ed in origine aveva un significato deteriore già in Platone. Aristotele usa il termine “politeia” (πολιτεία) per indicare il governo della massa in vista del bene pubblico ed il termine “democrazia” (δημοκρατια) per indicarne la forma degenerata, cioè il governo della massa per l’interesse dei soli poveri, è solo successivamente che Polibio nobilita il termine democrazia ed introduce il termine “oclocrazia” (οχλοκρατια) per indicarne la forma degenerata (fonte: Norberto Bobbio – Teoria delle forme di governo – Giappichelli 1976).
- il termine “populismo” ha di fatto molti significati, basta leggere la voce di Wikipedia per capire che significa tutto e niente; prescindendo dal significato originario, sembra essere oggi un termine usato più che altro a fini polemici, di fatto nessun partito si autodefinisce con tale termine.
Sorge spontanea una riflessione: a meno che non si decida di identificare il bene comune con la volontà del popolo, ma credo che questo sia proprio ciò che oggi si chiama populismo, come ci deve comportare in democrazia qualora la volontà del popolo sia in parte o totalmente contraria al bene comune? e come possono politici eletti dal popolo risolvere il dilemma?
Non ho la risposta, conosco solo la domanda.