Mi preoccupa il modo in cui spesso viene usato l’aggettivo “preconciliare”, spesso in buona fede, ma con il risultato di far passare l’idea che prima del concilio Vaticano II la chiesa fosse un disastro e che il Concilio abbia segnato una rottura con il passato e l’avvio di una chiesa moderna e “democratica”. Non è così. La storia della chiesa deve essere vista nella sua continuità di duemila anni, altrimenti non solo si corre il rischio di buttare a mare duemila anni di storia e di tradizione, ma (ben più grave), quello di buttare a mare lo stesso Gesù Cristo, anch’Egli “preconciliare” (almeno per quanto concerne la sua natura umana).