In Italia, a partire dai referendum promossi da Mario Segni nel 1991 e 1993, si è tentato di dare stabilità ai governi garantendo loro una maggioranza parlamentare: per ottenere ciò sono stati usati algoritmi elettorali spesso cervellotici e di difficile comprensione. Mi domando se non sia più semplice e più corretto cercare la stabilità modificando il meccanismo della fiducia parlamentare, introducendo il meccanismo detto di “sfiducia costruttiva” come in Germania oppure semplicemente prevedendo una maggioranza di metà più uno per il voto di fiducia, ma richiedendo per la sfiducia la maggioranza dei due terzi.