Lilia Minnucci, per tutti Lilli, è venuta a mancare il 30 dicembre 2023.
Siamo stati compagni di classe nei tre anni del Liceo Classico, al Mameli di Roma, dall’ottobre 1962 alla maturità nel luglio 1965: ella era la più giovane della classe, io avevo solo tre mesi più di lei. Era anche la più brava della classe, io per tre anni fui sempre e solo il secondo e lo stesso risultato si è ripetuto all’esame di maturità, ove fu l’unica ad ottenere una media superiore ai 9/10.
Poi con l’università le strade si divisero, lei a lettere ed io ad ingegneria: di fatto, come purtroppo molto spesso accade ai compagni di scuola, ci perdemmo di vista pur abitando ad una distanza di poche centinaia di metri.
Da allora, ci incontrammo casualmente poche volte, a Roma o, d’estate ad Anzio, finché io lasciai definitivamente Roma nel 1972.
Il legame fra compagni di scuola, come quello fra compagni d’armi e come in genere tutti i legami che si costituiscono negli anni dell’adolescenza e della prima giovinezza, negli anni cioè in cui si consolida la nostra personalità, sono legami forti, che restano tali anche se si perdono i contatti per decenni o, come in questo caso, per oltre mezzo secolo.
Come spesso accade in vecchiaia, la nostalgia della giovinezza mi spinse a cercarla: mi rimisi in contatto con lei nel 2017, tramite il gruppo del Liceo Mameli su “Facebook”: purtroppo non avemmo occasione di rivederci ed infine, al mattino del primo dell’anno 2024, ho avuto notizia della sua morte.
La ricordo come una ragazza studiosa, acuta ed assai brillante, estremamente seria nelle ore di scuola ed allegra e gioiosa al di fuori: ed è così che voglio ricordarla, come nella nostra foto di classe del 1963 che ho già pubblicato.
Ricordo anche di aver condiviso con Lilli e molti altri l’esperienza del famoso viaggio in Spagna del 1965, che ebbe a suo tempo momenti assai difficili ma che ora, dopo tanti anni, è diventato anch’esso un ricordo piacevole: i disagi sono stati dimenticati, resta il ricordo delle piacevoli giornate trascorse insieme.
Credo che abbia avuto la vita che aveva desiderato, iniziando ad insegnare già con alcune supplenze prima di laurearsi e poi continuando ad insegnare, per gran parte della vita, presso lo stesso Liceo Mameli ove aveva studiato.
La sua morte è un lutto non solo per i suoi familiari ed amici, penso che sia un lutto anche per tutti gli allievi dei suoi lunghi anni di insegnamento.
LILLI, SIT TIBI TERRA LEVIS
