Integralismo

La Treccani definisce l’integralismo come “ogni concezione che, in campo politico (ma anche sociale, economico, culturale), tenda a promuovere un sistema unitario, ad abolire cioè una pluralità di ideologie e di programmi, sia appianando contrasti e divergenze tra gruppi contrapposti e conciliando tendenze ideologiche diverse, sia, al contrario, respingendo come non valide posizioni ideologiche e programmatiche differenti dalle proprie e rifiutando di conseguenza collaborazione e alleanze, o compromessi, con altre forze e correnti. 

https://www.treccani.it/vocabolario/integralismo/

Di fatto, l’ integralismo è la tentazione di ogni pensiero forte, è stata la tentazione del fascismo, del comunismo e del cattolicesimo, e non solo la tentazione ma talvolta anche la pratica; lo stesso vale per il protestantesimo, esso è attualmente pratica corrente in parte dell’Islam. In definitiva esso altro non è se non una deviazione esaltata del pensiero forte.

Il pensiero debole, che ha dominato la nostra cultura dal 1989 ad oggi, è per sua natura relativista, non può cadere nell’integralismo, sarebbe una contraddizione in termini come, per un caso simile, aveva già dimostrato San Tommaso.

Ma allora, cosa sono gli eccessi del politicamente corretto e l’imposizione di un pensiero unico, con nuove forme di censura, che si manifestano a partire da qualche anno a questa parte? In cosa si sta trasformando la nostra società, che ama definirsi liberale e democratica? Era questo che intendeva Papa Benedetto XVI col termine “dittatura del relativismo” ?

Nota: spesso si confonde il termine “integralismo” con “fondamentalismo. Si tratta in realtà di due concetti diversi.

https://www.treccani.it/enciclopedia/fondamentalismo/

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