“Se Luigi XVI avesse avuto un po’ più di fermezza” è un’ucronia di André Maurois, riportata nel libro di John Colling Squire (Se la storia fosse andata diversamente, Corbaccio 1999.
Di fatto, Maurois immagina la morte di uno storico che, giunto in Paradiso, accede all’ “Archivio delle possibilità non realizzate” e riceve da un giovane arcangelo il libro “Se Luigi XVI avesse avuto un po’ più di fermezza”: la prima sorpresa sono le date del regno, dal 1774 al 1820.
Dopo aver descritto il carattere del re e della regina, Maurois analizza le condizioni della Francia nel 1774, e fino a qui l’ucronia non si discosta dalla storia.
I primi anni non si discostano gran che dalla verità storica, il vero punto di divergenza è il rifiuto, su proposta del ministri Turgot, di convocare i parlamenti nel 1774 (nota: i parlamenti all’epoca erano un organo giudiziario, non legislativo – nella storia reale la proposta di Turgot non fu accolta).
Turgot a questo punto, avendo un potere quasi assoluto, porta a buon fine una serie di riforme, vi sono alcune rivolte una delle quali sedata da un personale intervento del Re sul posto, cui segue la destituzione di funzionari ritenuti deboli. Turgot resta in carica mentre nella storia reale egli fu destituito nel 1776.
Riportato in pareggio il bilancio dello Stato, Luigi XVI decide di non intervenire a sostegno delle colonie americane e negli anni successivi, dal 1776 al 1785, lo stato viene completamente riformato, viene dotato di una costituzione (1784) con una gerarchia completa di assemblee consultive a livello di municipalità, distretti e provincie completate da una “Municipalità Nazionale”.
Mell’ucronia Luigi XVI muore di polmonite nel 1820.
A questo punto lo storico chiede di poter consultare alcuni nominativi, e trova Necker (banchiere ginevrino che non ebbe alcun ruolo negli affari di Francia) e Napoleone Bonaparte (giovane corso morto durante un tumulto a Bastia nel 1796).
Lo storico analizza qualche ulteriore possibilità, ad esempio una in cui il Re si pone alla testa delle sue truppe nel 1789 e la fase rivoluzionaria si esaurisce nel 1790. In questa ipotesi la modernizzazione della Francia è più lenta, ma avviene egualmente, fino ad essere nel 1930 una monarchia costituzionale, inoltre gli Stati Uniti restano parte dell’Impero Britannico e ne divengono la parte dominante mentre si prevede una guerra fra il mondo anglosassone e gli Stati Uniti d’Europa con capitale a Vienna. E Napoleone? Capitano di artiglieria, ucciso a Damasco nel 1798 in occasione della campagna di Turchia.
Divertente, non è vero?