L’anima umana, qualsiasi cosa si voglia intendere per anima, è costituita da memoria, intelletto e volontà: la memoria costituisce la nostra identità, l’intelletto è la capacità di elaborare le informazioni e la volontà la capacità di agire. Le tre entità sono indivisibili: (1) la memoria può sussistere da sola, ma diviene materiale d’archivio e non è più vitale in quanto deve essere elaborata da intelletto e volontà esterni, (2) l’intelletto senza memoria è inattivo e (3) la volontà per assumere una decisione ha bisogno della volontà e dell’intelletto. Nota per i credenti: queste considerazioni, che sono in definitiva ciò che ricordo delle argomentazioni di S. Agostino, posso aiutare nel tentativo di comprensione del concetto di Trinità
Nella visione credente, se non erro, l’anima è attribuita con il concepimento, mentre i doni dello spirito sono attribuiti con il battesimo e rafforzati nella confermazione. Essi si sviluppano (o deteriorano) a seconda dei casi, nel corso della vita. Nello schema triadico proposto, mi chiedo se essi sono attribuiti all’anima o alla memoria.
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Una bella domanda cui dovrebbe rispondere un teologo: purtroppo il teologo che mi spiegò questo schema triadico non è più disponibile.
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