Io credo che il discorso sull’utilità degli studi classici sia legato alle finalità stesse della scuola: se riteniamo che essa debba preparare i giovani ad essere già produttivi in azienda il giorno successivo al diploma, probabilmente il latino ed il greco sono inutili, forse sono inutili anche l’italiano e la storia, per non parlare della filosofia; se invece riteniamo che essa debba formare degli uomini in grado di scegliere la loro strada, allora la cultura classica ed umanistica sono fondamentali, mentre la formazione professionale può essere delegata alle aziende o alle associazioni professionali. Benedetto Croce e Giovanni Gentile, al loro tempo, fecero che, oggi, sono evidentemente superate ma mi sembra che dopo di loro ci sia sempre posto il problema in maniera un po’ confusa.