Repubblica parlamentare e stabilità dell’esecutivo

La Repubblica italiana è una repubblica parlamentare, con tutti i difetti ed i pregi che ciò comporta. Indipendentemente dalle mie convinzioni personali, ritengo che per far funzionare una repubblica parlamentare si dovrebbe trovare un meccanismo nel rapporto fra esecutivo e legislativo che, pur mantenendo il concetto di “fiducia”, dia maggiore stabilità all’esecutivo e non lo esponga alla possibilità di essere condizionato da minoranze il cui voto sia però numericamente necessario. I meccanismi per fare ciò potrebbero essere (1) permettere un voto di sfiducia solo contestualmente all’elezione di un nuovo capo del governo (sfiducia costruttiva) oppure (2) prevedere per il voto di sfiducia una maggioranza qualificata (tre quinti, oppure due terzi)

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