Rileggendo un articolo da me pubblicato da poco più di un anno, viene spontaneo un pensiero: cosa ha rappresentato e cosa può ancora rappresentare ciò che resta della nobiltà ereditaria, nel momento in cui non esiste più una monarchia che ne giustifichi l’esistenza?
La prima idea è che la nobiltà continua e continuerà a rappresentare la storia, non solo quella della propria famiglia. Essa rappresenta un passato che può piacere o no, ma che nessuno può modificare e che abbiamo il dovere di conoscere, comprendere e ricordare.
Inoltre mi tornano alla mente le parole che Krasnov pone in bocca a Alessandro Nicolaievitch Sablin , protagonista del suo romanzo in buona parte autobiografico, “De l’aigle impéria1e au drapeau rouge”: noi rappresentiamo la bellezza (concetto che ricorre più volte nel romanzo).
