Ucraina

Prendendo spunto dall’articolo del colonnello Vershinin e dai commenti apparsi su Quora per esporre alcune mie idee sulla guerra in Ucraina e sulle sue possibili evoluzioni: si tratta di idee che ho espresso più volte e che tento ora di riassumere in maniera più organica.

1 – La Russia ha da tempo una forza espansiva sia verso oriente sia verso occidente, in particolare la spinta espansionistica verso occidente è iniziata con la fine dell’Impero Romano d’Oriente (1453), come è bene spiegato nell’articolo di Wikipedia “Terza Roma” di cui trascrivo qui sotto un paragrafo.

L’idea di Mosca come Terza Roma ebbe fortuna sin dall’antica Russia zarista. A pochi anni dalla conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II (sovrano dell’Impero ottomano), avvenuta il 29 maggio 1453, alcuni nominarono Mosca Terza Roma o Nuova Roma; uno degli storici appellativi di Costantinopoli è infatti Seconda Roma.

L’idea si sviluppò durante il regno di Ivan III di Russia, detto Ivan il Grande, Gran Duca di Mosca, che sposò Sofia Paleologa. Sofia era nipote di Costantino XI, l’ultimo Imperatore di Costantinopoli, e Ivan reclamò l’eredità storica, religiosa e imperiale della città che si definiva Seconda Roma sin dalla fondazione voluta dall’imperatore Costantino come Νέα Ῥώμη (Nuova Roma). E il fatto che numerosi nobili, vescovi, scienziati, matematici, filosofi e altre persone di alto rango dell’Impero romano d’Oriente fossero emigrate proprio in Russia rafforzò l’immagine e l’idea della Russia come erede dell’Impero romano d’Oriente e, di conseguenza, dell’Impero romano. Ivan IV, nipote di Ivan III, proclamò durante la sua incoronazione a zar di Russia: Due Rome sono cadute ma non Mosca! E non vi sarà una quarta Roma!

Questa idea è rimasta nel tempo, avallata dalla presenza nella capitale russa di patriarchi della religione ortodossa, e a questo giustificativo possiamo rimandare l’ostilità storica e le tante guerre tra russi e turchi, aggravate anche da ragioni d’influenza geopolitica nell’Europa orientale.

2 – Esiste una continuità nella politica espansiva russa verso occidente, da Ivan III a Vladimir Putin, attraverso Ivan IV, Pietro I, Caterina II, Nicola I ed infine Iosif Vissarionovič Stalin. Tale politica si è per lo più manifestata nella volontà di proteggere i popoli slavi dell’Europa Orientale, protezione peraltro non sempre gradita dai popoli slavi ad eccezione della Serbia, la cui alternativa era la soggezione all’Impero Ottomano e, forse, della Bulgaria che nel Medio Evo si era presentata essa stessa come potenza imperiale.

(la mappa è tratta da Wikipedia, credito D. Rizoff – Rizoff: The Bulgariens in their historical, ethnographical and political frontiers, Berlin, 1917. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4373189)

3 – l’Ucraina fu in realtà la culla della Russia (Rus’ di Kiev), ebbe varie vicende storiche che si possono trovare riassunte in Wikipedia, fu spartita fra Impero Russo ed Impero Austro-Ungarico nel XVIII secolo e riconquistò l’indipendenza durante la prima guerra mondiale ed in tale veste fu fra i fondatori dell’URSS (Unione Sovietica), senza tuttavia essere mai parte della RSFSR, cioè della Russia.

(https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27Ucraina)

4 – gli accordi di Yalta sancirono la spartizione del mondo fra USA ed URSS, l’Ucraina in particolare era già parte dell’Unione Sovietica mentre gli stati dell’Europa Orientale, in zona d’influenza sovietica, conservarono una formale indipendenza con sovranità limitata.

5 – In data 24 ottobre 1945 l’Ucraina aderì alle Nazioni Unite: se ne deduce che, pur nell’ambito dell’Unione Sovietica, essa era considerata un soggetto di diritto internazionale.

6 – Nel 1991 con la fine dell’Unione Sovietica, l’Ucraina ottenne la piena indipendenza: all’atto dell’indipendenza, nel suo territorio erano presenti circa 1900 bombe atomiche.

7 – Il 5 dicembre 1994, con il Memorandum di Budapest, Kiev rinunciò a essere la terza potenza nucleare del mondo in cambio del riconoscimento dei suoi confini da parte di Washington e della stessa Mosca.

8 – l’attuale azione militare, che rivendica diritti dell’Unione Sovietica e dell’estinto Impero Russo ma non dell’attuale Russia, altro non è se non la mal celata volontà della Russia di ricostituire, per quanto possibile, l’Unione Sovietica e forse di avanzare qualche futura rivendicazione sull’Europa Orientale, anche in questo caso rivendicando diritti dell’Unione Sovietica e dell’estinto Impero Russo.

Visti i recenti sviluppi, è possibile tentare una previsione sugli eventi futuri:

  • entro un tempo relativamente breve si arriverà, se non a una pace definitiva, a una tregua permanente che consoliderà la situazione sul terreno, probabilmente evitando la totale annessione dell’Ucraina da parte della Russia, che forse non l’ha mai voluta.
  • Con un po’ di “fortuna diplomatica” l’Ucraina potrebbe conservare Odessa e i suoi dintorni; in cambio otterrà una qualche forma di garanzia all’integrità del residuo territorio e sarà comunque soggetta a una forte pressione esterna e interna perché il suo attuale governo sia sostituito da un governi filorusso;
  • la Russia dovrà per il momento fermarsi, visto che il suo esercito, che si supponeva avrebbe conquistato Kiev in pochi giorni, non ci è riuscito in oltre tre anni, per cui è evidente che c’è una necessità di riorganizzazione che la terrà impegnata per due o tre anni;
  • dopo di ciò, il rischio è che attacchi i paesi baltici che sono militarmente poco difendibili; resta da vedere quali saranno le reazioni dell’Europa e della Nato;
  • nel caso in cui queste reazioni non siano convincenti e si limitino a proteste e a inutili sanzioni economiche, la situazione che si verrà a creare sarà simile, almeno sulla fronte orientale, quella del 1939.

Da tutto ciò non può nascere nulla di buono. L’Europa, se vuole conservare la propria indipendenza anche in caso di totale o parziale disimpegno degli Stati Uniti, non può più limitarsi a essere una grande potenza economica ma deve diventare una grande potenza da tutti i punti di vista, in particolare dovrà essere una grande potenza militare in grado di difendersi e farsi rispettare da sola.

L’alternativa è probabilmente una progressiva dissoluzione.

https://it.quora.com/profile/Paolo-O-2

https://responsiblestatecraft.org/ukraine-battlefield/

https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_Roma

Aggiungo un commento: il fatto stesso che da parte russa non si parli di guerra ma di “operazione militare speciale” e che il presidente Putin abbia invitato il presidente Zelens’kyj per un incontro a Mosca dimostra che da parte russa l’Ucraina è considerata alla stregua di una provincia ribelle e non come uno stato sovrano. GdC/07.IX.2025

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