Sostenere che l’Africa sia povera ed arretrata a causa del colonialismo non solo è una banalizzazione ma è anche inesatto e ciò credo possa essere anche dimostrato con dati di economia quantitativa, anche se si tratta di numeri di interpretazione non facile.
Se ci riferiamo agli studi di Angus Maddison (Angus Maddison – The World Economy: Historical Statistic – OECD, 2003: tab. 6-10 pag. 200) notiamo che il prodotto lordo pro capite, a parità di potere d’acquisto, dell’intero continente, misurato in milioni di dollari Geary Khamis 1990, ha avuto il seguente andamento:
- anno 1820: 420 $GK (nel Regno Unito: 1706 $GK- 4.06 volte)
- anno 1870: 500 $GK (nel Regno Unito: 3190 $GK – 6.38 volte)
- anno 1913: 634 $GK (nel Regno Unito: 3688 $GK – 5.81 volte)
- anno 1950: 894 GK (nel Regno Unito: 5018 $GK – 5.61 volte)
- anno 2001: 1489 GK (nel Regno Unito: 20024 $GK – 13.44 volte)
Nel XIX secolo le potenze occidentali hanno potuto impadronirsi dell’Africa perché essa era già allora povera ed arretrata e lo stesso colonialismo ha avuto eventi di ogni genere, positivi e negativi, ma è comunque una delle cause da cui è nato lo sviluppo attuale di parte dei paesi africani. Per quanto concerne il colonialismo italiano esso non è stato un colonialismo predatorio, anche se vi sono stati episodi di sfruttamento, e nel complesso, per il bilancio dello stato, esso è stato un costo e non un provento (in altre parole: ci abbiamo rimesso). Alla domanda su come starebbe oggi l’Africa se non vi fosse stato il colonialismo si può rispondere come si vuole, essa è ucronica.
