L’orologio dei ricordi

Dal blog ENTERPRISE di Francesco di Castri.

Ricopio qui sotto il testo:

Nel cuore di una vecchia libreria, nascosto tra scaffali polverosi, si trovava un oggetto misterioso: l’orologio dei ricordi. Non era un orologio comune; le sue lancette non segnavano le ore, ma i momenti della vita.

Chiunque lo toccasse veniva trasportato in un ricordo del proprio passato. Un giovane studente riviveva il primo bacio sotto la pioggia. Un anziano signore tornava a quando aveva incontrato sua moglie per la prima volta. L’orologio dei ricordi non faceva distinzioni: tutti potevano viaggiare nel proprio passato.

Ma c’era un avvertimento: ogni volta che si utilizzava l’orologio, si perdeva un periodo indeterminato di futuro. Era un prezzo alto da pagare per rivivere momenti preziosi.

Un giorno, un uomo di nome Samuel scoprì l’orologio dei ricordi. Aveva perso sua moglie in un tragico incidente e voleva rivederla ancora una volta. Samuel si immerse nel ricordo del suo ultimo abbraccio con lei, sentendo il calore del suo corpo e il profumo dei suoi capelli.

Quando riaprì gli occhi, si trovava di nuovo nella libreria. Ma qualcosa era diverso: l’orologio dei ricordi era scomparso. L’orologio, infatti, una volta utilizzato, si dissolveva nel tempo, diventando parte del passato di chi lo aveva toccato.

Samuel si rese conto che aveva sacrificato il suo futuro per pochi istanti con sua moglie. Era disperato, ma anche grato per quel breve momento di felicità.

Da allora, Samuel visse ogni giorno con intensità, sapendo che il tempo era prezioso. Non aveva rimpianti, perché aveva imparato che la vita non era solo una successione di giorni, ma di momenti che valeva la pena vivere appieno.

E intanto, l’orologio dei ricordi continuò a esistere, passando di mano in mano, insegnando a tutti la lezione più importante: il tempo è il nostro bene più prezioso, e ogni istante conta.

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