Olivetti P101, ho avuto modio di lavorare con questa macchina (e con la P602, più grande) nel mio primo impegno di lavoro dopo la laurea (1972). Era di fatto un PC anche se in embrione, una delle tante occasioni perdute delle nostre imprese.

Ricordo che il compito da eseguire doveva essere programmato, su una schedina magnetica, direttamente in linguaggio macchina: il linguaggio non era immediatamente comprensibile ma era comunque gestibile, personalmente ebbi modo di programmare solo funzioni piuttosto semplici, anche se riuscii (era l’anno 1973) a far funzionare un processo iterativo per il calcolo delle perdite di carico con la formula di Colebrook.
All’epoca non esistevano i “computers” portatili, a proposito perché li chiamiamo in questo modo: i francesi per “computer” usano il termine “ordinateur”, ordinatore, e che, noi siamo più fessi ? Ad esempio potremmo usare correntemente il termine “elaboratore”.
