In che cosa Italo Balbo differiva da Mussolini?

Balbo era un fascista dissidente. Aveva partecipato alla marcia su Roma, unendosi poi alle squadracce. Salito ai massimi vertici del partito, era diventato un gerarca ricco e influente.

All’inizio degli anni ’30, Balbo fu nominato da Mussolini ministro dell’Aeronautica, contribuendo a creare la moderna aviazione italiana. Il suo più grande trionfo furono le trasvolate atlantiche, una serie di spedizioni aeree che miravano a esaltare il regime e gli guadagnarono un’immensa popolarità. Accolto con tutti gli onori, arrivò negli USA dove fu celebrato come un eroe. La popolarità di Balbo mise in ombra Mussolini che per punizione lo spedì a governare la Libia. Nonostante il passato squadrista, Balbo iniziò a criticare duramente il regime, condannando le leggi razziali e l’alleanza con la Germania che considerava nefasta per gli interessi dell’Italia. In Libia si rifiutò di applicare le leggi razziali e diede rifugio e protezione al suo migliore amico, Renzo Ravenna, ebreo.

Balbo faceva parte di quel gruppo di gerarchi, che facevano capo a Ciano e Grandi, che non si riconoscevano più nel fascismo e disapprovavano la svolta filo-tedesca del regime. Contrario alla guerra, Balbo ebbe numerosi colloqui con i principi del Piemonte per tentare di salvare il Paese. Ciò nonostante, allo scoppio della guerra, difese la Libia dagli inglesi. Purtroppo non sopravvisse alla guerra perché nel 1940 cadde vittima del fuoco amico, anche se si è ipotizzato che fu Mussolini stesso a dare l’ordine di eliminarlo perché era diventato scomodo. Appena seppero della sua morte, gli inglesi depositarono una corona di fiori. Fu uno dei pochi generali italiani a guadagnarsi il rispetto degli Alleati.

Balbo non era né filo-tedesco né antisemita e tentò di rovesciare il regime. Non tutti i fascisti erano delinquenti ma c’erano uomini d’onore. Balbo erano uno di questi. Grandi e Ciano saranno gli artefici della mozione di sfiducia che porterà alla caduta del regime.

C’è chi lo chiama fascista. Io lo chiamo eroe.

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Mi congratulo per la risposta di Atanasov obiettiva e completa. L’ipotesi di abbattimento volontario dell’aereo di Balbo non è mai stata confermata e resterà, credo, per sempre un mistero: personalmente credo sia stato solo un incidente. Quanto a Mussolini, dopo aver raggiunto il suo apice il giorno della proclamazione dell’Impero, non riuscì a gestire la politica internazionale ed iniziò un lento declino-se la notte fra il 9 ed il 10 maggio 1936 Mussolini fosse morto improvvisamente, oggi forse si potrebbero sentire discorsi di questo tipo: “dove andiamo stasera per l’aperitivo?” “hanno aperto un nuovo locale in corso Mussolini, proviamolo!” (ovviamente questa è un’ipotesi ucronica, in altre parole pura fantasia)

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