Bisogna la paura dal timore: la prima è una reazione ad una minaccia improvvisa che lascia presumere un danno immediato, ad esempio trovarsi di fronte a qualcuno che ti punta un’arma addosso. Si tratta di una reazione irrazionale che può (anzi deve, se non si vogliono conseguenze peggiori) essere in qualche modo controllata, in particolar modo se ci si rende conto che non esistono vie di fuga. Vi è poi il timore, ad esempio il timore di non rivedere i propri cari anche se non vi è una minaccia immediata, il timore di non essere all’altezza di un compito, il timore della solitudine e così via: si tratta in questo caso di un timore razionale che deve essere analizzato per verificare la possibilità di azioni correttive e se, come spesso accade, non ve ne sono, deve essere accettato (in altre parole: bisogna conviverci)
