Il settore delle fonti rinnovabili sta crescendo nel 2023, ma ad un ritmo troppo basso per raggiungere e magari superare gli obiettivi del PNIEC. Il tasso delle nuove installazioni nel 2023, infatti, non raggiungerà la soglia dei 10 GW e quindi, di fatto, i traguardi 2030 sono ancora più lontani, occorrerà accelerare decisamente già nel 2024 per recuperare. La parte positiva è che l’anno appena concluso ha dimostrato che si può accelerare decisamente, allineando la filiera che parte dalla individuazione aree e finisce con processi autorizzativi, sviluppo e connessione alla rete degli impianti. Certo, se si guarda al 2022 c’è stato un miglioramento ma il trend delle rinnovabili va guardato uscendo dal provincialismo e confrontandosi su scala, come minimo, europea. E purtroppo c’è chi fa molto meglio.
Il vincolo principale sono le autorizzazioni: per semplificare le procedure molto è stato fatto dagli ultimi due governi ma il lavoro non è ancora completo. Un altro vincolo, successivo ma non meno importante, è nella catena di fornitura dei pannelli fotovoltaici che si fabbricano in massima parte in Cina e nella difficoltà a reperire un general contractor, destinata ad aumentare nei prossimi anni con il rischio che si presentino sul mercato operatori poco qualificati.
https://www.linkedin.com/in/alessandro-migliorini-6971b24b/
