Faccio riferimento ad un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera
che si conclude come qui sotto riportato:
Putin ha parlato chiaramente. Si siederà al tavolo delle trattative solo alle sue condizioni: un pezzo di Europa, strappato agli ucraini con distruzione e morte, deve diventare russo. Una vera pace si fa con la partecipazione di tutti i contendenti, non mi sembra proprio che la Russia voglia farla questa pace. I repubblicani Usa che bloccano i fondi a Kiev, Trump che soffia sul fuoco del disimpegno, Orbán che è diventato una quinta colonna di Mosca nell’Unione europea, i partiti italiani che votano contro il rifinanziamento degli aiuti militari dovrebbero raccontarci con chiarezza le loro intenzioni, dirci che tutto sommato quello che ha fatto Putin è accettabile. Sapendo che stanno consegnando i nostri destini nelle mani di un autocrate che vuole spazzarci via.
Condivido perfettamente le considerazioni dell’autore, Luciano Fontana, ma voglio aggiungere un paio di osservazioni:
- Da lungo tempo, probabilmente dai tempi di Ivan III, la Russia ambisce ad una posizione imperiale il cui obiettivo minimo è la “protezione” di tutti i popoli slavi, che peraltro sembra non vogliano essere protetti: d’altra parte, la definizione di Mosca come “terza Roma” proposta già nel 1953 ma sviluppata appunto sotto il regno di Ivan III non lascia dubbi. Più vpolte in questi secoli, l’ultima volta con il Patyto diu Varsavia, ls Russia è andata vicina alla realizzazione di questo obiettivo che, tuttavia, non ha mai conseguito totalmente. Ciò significa che il problema non è Putin, bensì la stessa Russia.
- L’Europa ha, in tempi relativamente recenti, vissuto una situsazione simile con il tentativo di invasione della Finlandia da parte dell’Unione Sovietica nel 1939 (nota come “guerra d’inverno”)
Ritengo sia necessario che l’Occidente prenda coscienza del fatto che potrebbe non essere sufficiente aiutare militarmente ed economicamente l’Ucraina
Prima o poi l’Occidente si troverà di fronte all’alternativa se intervenire direttamente nel conflitto oppure abbandonare l’Ucraina al proprio destino. Nel primo caso si troverà coinvolto in un pesante conflitto, nel secondo caso compirà un altri irreversibile passo sulla strada del declino.
Spero di sbagliarmi.
