𝗜𝗹 𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗧𝗲𝗼𝗱𝗼𝗿𝗼 (𝟭𝟰𝟳𝟱). 𝗟’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗿𝗼𝗺𝗮𝗻𝗼 (Gothia)

Nel 1453 cade Costantinopoli, sancendo ufficialmente la fine dell’impero romano, e nel 1461 vengono conquistate dagli Ottomani la Morea e l’impero di Trebisonda.

Bisogna però aspettare ancora qualche anno perché sia conquistata anche, sempre dagli Ottomani, l’ultima realtà statale romana indipendente, nel 1475.

Si tratta del Principato di Teodoro, o Principato di Gothia, sulla costa meridionale della penisola di Crimea.

“Teodoro” non si riferisce al nome di una persona, ma a quello della città che funge da capitale di questo piccolo regno romano, ovvero 𝘛𝘩𝘦𝘰𝘥𝘰𝘳𝘢𝘰 (anche nota come Mangup e Doros).

Il nome emerge per la prima volta in fonti del XIV sec., insieme al nome “Principato di Gothia”

Un nome che deriva dalla presenza ininterrotta, per secoli e secoli, dei Goti di Crimea – ovvero quei Goti che, nel IV secolo, non migrarono verso il Danubio.

Come nasce questo piccolo Stato romano?

Quando nel 1204 la Quarta Crociata porta alla spaccatura dell’impero romano, i territori imperiali in Crimea (corrispondenti al thema di Cherson) si stavano già da tempo distaccando dal potere centrale.

Tuttavia, proprio con la Quarta Crociata la Crimea viene reclamata nei 𝘎𝘢𝘻𝘢𝘳𝘪𝘢𝘯 𝘗𝘦𝘳𝘢𝘵𝘦𝘪𝘢 (traducibile come “territori d’oltremare”) dell’impero di Trebisonda, anche se il legame con quest’ultimo non sarà mai molto forte.

E del resto, viene reciso dopo poco tempo, quando nel 1238 i Mongoli invadono la Crimea e sottomettono la Gothia, richiedendo un tributo.

Tra XIII e XIV, il Principato di Teodoro è così coinvolto anche nelle guerre e nelle dispute di quella che in questo periodo diventa l’Orda d’Oro.

Ne è una probabile prova il coinvolgimento, nel 1362, di un certo Dmitry, nelle fonti noto come un “principe di Gothia”, nella Battaglia dell Acque Blu.

Dmitry infatti altri non sarebbe che la corruzione del nome greco “Demetrios”, appunto uno dei principi di Gothia.

Nel XV secolo emerge anche per la prima volta la titolatura, probabilmente ufficiale, di quelli che erano i Principi di Gothia/Teodoro, ovvero “Signore della città di Teodoro e della regione marittima”.

Il periodo di maggior fortuna del piccolo Principato di Teodoro è proprio la prima parte del XV secolo, paradossalmente dopo la distruzione di Teodoro Mangup da parte di Tamerlano, nel 1395.

Una situazione favorita dall’abbandono da parte dei Genovesi di gran parte delle loro colonie nel Mar Nero – anche se i rapporti con Genova, che occuperà parte del Principato, resteranno sempre bellicosi, e con la Repubblica marinara si dovrà contendere l’accesso al mare – e dall’ascesa del Khanato di Crimea.

Gli ultimi giorni del Principato di Teodoro giungono tra 1474 e 1475, durante il regno del principe Isacco (chiamato “Saichus” nelle fonti genovesi).

Gli Ottomani, guidati da Gedik Ahmet Pashà, dopo aver conquistato la città di Caffa (precedentemente, Theodosia) dai Genovesi, con un assedio brevissimo, procedono contro Teodoro Mangup.

L’assedio si prolunga da settembre a dicembre del 1475.

Nonostante gli abitanti della città e i soldati (tra cui trecento Valacchi) resistano ad almeno cinque assalti, alla fine si devono arrendere per fame – a patto che il Principe, gli abitanti e la città vengano risparmiati.

Un accordo che però, come sappiamo dalle fonti turche stesse, non è rispettato: i capi del Principato vengono portati a Costantinopoli e giustiziati, le loro mogli e figlie offerte agli ufficiali del Sultano, i loro beni sono consegnati a Maometto II.

Finisce così la Storia di questo piccolo, peculiare e troppo poco conosciuto principato a matrice romana, ultimo lembo di quelle realtà nate dall’ultima spaccatura dell’impero romano nel 1204.

Fonte: dal profilo TRIBUNUS su Facebook

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